Gran parte del Mondo si assicura per i rischi più disparati. Fin dal 1980 i più prestigiosi Gruppi del settore apprezzano del nostro Studio il giusto equilibrio tra preparazione professionale e individuazione del momento più propizio per transigere vertenze spinose.

Ben prima che il diritto ambientale diventasse “di moda” fino ad avere un proprio Codice (2006), il nostro Studio ha posto vivo interesse ai poliedrici aspetti della materia, dalle c.d. “attività pericolose” agli effetti di alcune realtà impalpabili sulla nostra Salute e sull’intero ecosistema: onde elettriche ed elettromagnetiche, immissioni acustiche, scorie tossiche…

Il caso “Agrimonda”, che a tutt’oggi – dopo oltre 20 anni e pur a seguito di interpellanze parlamentari e di servizi di “Le Iene”, “Striscia” e “Report” – resta ancora irrisolto, è solo una delle questioni affidate negli ultimi tempi al nostro Studio.

Siamo stati annoverati tra i pionieri di questo settore alla cui regolamentazione giurisprudenziale abbiamo in qualche modo contribuito nella quasi totale latitanza del Legislatore. Sul “Sistema Radiotelevisivo Italiano”, Marco del Gaiso è stato giovanissimo relatore al convegno Italo-britannico organizzato a Firenze dal British Council nel 1989.

Lo Studio vanta una lunga e consolidata esperienza a tutela dei diritti dei cittadini vittime di disfunzioni sanitarie.

L’ingresso di Vincenzo del Gaiso, giovane ricercatore di diritto del lavoro dell’Università di Napoli Federico II, ha costituito stimolo per incrementare una branca già da tempo all’attenzione dello Studio.

Grande attenzione per questa branca nelle varie articolazioni che passano dalla comunione al condominio degli edifici ed alle azioni a tutela del possesso.

Molti passaggi di aziende e di rami di azienda, in special modo tra emittenti radiotelevisive, sono passate per questo Studio. Curiamo contratti anche atipici, e arbitrati.

Vastissima area che spazia dagli inadempimenti contrattuali alle variegate fattispecie da fatto illecito, da sempre stimolo di approfondimento per il nostro Studio.

Anche la P.A. fino a tempi recenti fruitrice di una tutela spesso immeritata, risponde oggi delle proprie azioni e omissioni. Il nostro Studio si prende cura di individuare e sanzionare i comportamenti forieri di responsabilità.

Il compito del nostro Studio è di valutare la consistenza e la tipologia del debitore (pubblico o privato), e la conseguente esigibilità del credito propedeuticamente alla eventuale azione di recupero. In questo settore lo Studio si avvale di strutture di supporto e di consulenze esterne al fine di individuare soluzioni anche fiscali di interesse del Cliente.

Il nostro Studio annovera tra i propri Partners uno dei circa duecento avvocati rotali presenti nel Mondo. Per l’effetto cura le problematiche della “Coppia” sia in sede civile che in sede ecclesiastica.

Una conoscenza approfondita della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e un costante monitoraggio sulla conformità della legislazione nazionale al dettato europeo, fanno del nostro Studio un punto di riferimento certo per la disamina delle svariate fattispecie di questo vasto comparto: dalle lungaggini processuali al mancato adeguamento alle direttive comunitarie.

Le informazioni, o meglio, i dati rappresentano un bene economico primario per l’imprenditore contemporaneo. In quanto beni capitali, i dati sono beni materiali o immateriali che le organizzazioni utilizzano al fine di produrre beni o servizi: si pensi, ad esempio, all’uso dei dati degli utenti (business o consumer) ai fini di marketing, decision making, analisi e previsioni.

In quanto fattore produttivo è pertanto ovvio che i dati rappresentano un “costo” per l’impresa, non solo in termini di implementazione delle strumentazioni necessarie per la loro elaborazione (mezzi tecnici e misure di sicurezza), ma soprattutto in termini di conformità (compliance) alla normativa europea sulla protezione dei dati personali: la legislazione in materia, infatti, non a caso dispone l’obbligo di implementare «misure tecniche e organizzative» idonee a legittimare il trattamento dei dati personali (cfr. Dir. 95/46/Ce e Reg. UE n. 679/2016).